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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

CURIOSITA' SUL CORBACCIO

L'ultima opera creativa dello scrittore è il   Corbaccio ,   la cui datazione oscilla tra il 1355 e il 1366-'67: ed è un'opera enigmatica, che sembra ribaltare decisamente l'orientamento ideologico sotteso al   Decameron . Persino il titolo non risulta di facile decifrazione: la parola “corbaccio” può derivare da “corvo”, uccello malaugurante, oppure dal latino   corba , parola oscena sinonimo di “nicchio” o ancora dallo spagnolo   corbacho , “frusta”. Nelle due ultime ipotesi si tratterebbe di un riferimento al tema trattato, che riguarda da un lato l'amore senile dell'autore per una vedova (per il latino “corba”) e dall'altro l'aspra invettiva o “frustata” contro tutte le donne (dallo spagnolo “corbacho”): non è da escludere, infine, il gioco di parole tra Corbaccio e Boccaccio. Secondo lo studioso Roberto Mercuri, la parola “corbus” (“corvo”) si lega all'attività del predicatore e il gioco verbale indicherebbe “la frattura nella sua esperienza tra

VITA DI BOCCACCIO E CONSIGLIO FILM

  Giovanni Boccaccio, fiorentino come Dante Alighieri, nasce nel 1313 in una famiglia della “nuova borghesia”, corrispettivo di una classe media che si va formando in concomitanza con l’espansione delle attività commerciali e finanziarie. Suo padre è Boccaccio di Chellino, agente dei Bardi, una delle più potenti compagnie mercantili fiorentine. La sua nascita avviene quindi fuori dal matrimonio, col riconoscimento da parte del padre. Dopo infanzia e primi studi condotti nella città natale, segue il padre a Napoli, fra il 1327 e il 1341:   entrambi lavorano alla filiale partenopea del banco dei Bardi.  Il futuro scrittore frequenta aristocrazia e    ricca borghesia napoletane, ma conosce anche mercanti, gente di mare, uomini e donne del popolo, accumulando esperienze di vita che torneranno, in varie trasposizioni, nel variegato mondo del   Decameron.  La    vocazione letteraria si manifesta precocemente e Giovanni, abbandonati gli studi di diritto intrapresi per volontà del padre, si de

CONSIGLI PER ACQUISTO/LETTURA ON LINE DEL DECAMERON

Se lo volete acquistare, consiglio l'edizione Einaudi di cui riporto qui il codice ISBN 9788806222581 Contiene anche  l'interessante introduzione di Vittore Branca. Per la lettura on line:  http://www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_2/t318.pdf  

ANALISI DELLA NOVELLA DI GRISELDA - SECONDO MODELLO

  Nella decima e ultima giornata, presieduta da Panfilo, si narra di chi  con cortesia e magnanimità  abbia vissuto avventure d’amore o di altro genere. Il narratore è Dioneo. Il marchese di Saluzzo, da’ prieghi de’ suoi uomini costretto di pigliar moglie, per prenderla a suo modo, piglia una figliuola d’un villano, della quale ha due figlioli, li quali le fa veduto di uccidergli. Poi, mostrando lei essergli rincresciuta e avere altra moglie presa, a casa faccendosi ritornare la propria figliuola come se sua moglie fosse, lei avendo in camicia cacciata e ad ogni cosa trovandola paziente, più cara che mai in casa tornatalasi, i suoi figliuoli grandi le mostra, e come marchesana l’onora e fa onorare. Così si legge nella presentazione che precede ogni narrazione. La trama dell’inquietante novella è tutta delineata. Ci sono due personaggi principali, il marchese di Saluzzo, refrattario al matrimonio, e colei che si dispone a sposare, la figlia di un contadino, da cui ha due figli e che sot

GRISELDA

  X Il marchese di Saluzzo, da’ prieghi de’ suoi uomini costretto di pigliar moglie, per prenderla a suo modo, piglia una figliuola d’un villano, della quale ha due figliuoli, li quali le fa veduto d’uccidergli; poi, mostrando lei essergli rincresciuta ed avere altra moglie presa, a casa faccendosi ritornare la propria figliuola come se sua moglie fosse, lei avendo in camiscia cacciata e ad ogni cosa trovandola paziente, piú cara che mai in casa tornatalasi, i suoi figliuoli grandi le mostra e come marchesana l’onora e fa onorare. Finita la lunga novella del re, molto a tutti nel sembiante piaciuta, Dioneo ridendo disse: — Il buono uomo, che aspettava la seguente notte di fare abbassare la coda ritta della fantasima, avrebbe dati men di due denari di tutte le lode che voi date a messer Torello. — Ed appresso, sappiendo che a lui solo restava il dire, incominciò: Mansuete mie donne, per quel che mi paia, questo dí d’oggi è stato dato a re ed a soldani ed a cosí fatta gente: e per ciò, a

SER CIAPPELLETTO

  Convenevole cosa è, carissime donne, che ciascuna cosa la quale l’uomo fa, dall’ammirabile e santo nome di Colui il quale di tutte fu facitore le déa principio; per che, dovendo io al nostro novellare, sí come primo, dare cominciamento, intendo da una delle sue maravigliose cose incominciare, acciò che, quella udita, la nostra speranza in lui si come in cosa impermutabile si fermi, e sempre sia da noi il suo nome lodato. Manifesta cosa è che, sí come le cose temporali tutte sono transitorie e mortali, cosí in sé e fuor di sé esser piene di noia, d’angoscia e di fatica, e ad infiniti pericoli soggiacere; alle quali senza niun fallo né potremmo noi, che viviamo mescolati in esse e che siamo parte d’esse, durare né ripararci, se spezial  [p.  28   modifica ] grazia di Dio forza ed avvedimento non ci prestasse. La quale a noi ed in noi non è da credere che per alcun nostro merito discenda, ma dalla sua propria benignitá mossa e da’ prieghi di coloro impetrata che, sí come noi siamo, furo

DA RIASSUMERE PER IL 4 APRILE - I GIORNATA DECAMERON - INTRODUZIONE - LA PESTE

Come da modello proposto in classe, che qui sotto riproduco a beneficio degli assenti, dovrete SCRIVERE LA VERSIONE B , saper RIPRODURRE A VOCE la VERSIONE A . Il modello è realizzato sul testo che precede immediatamente quello che incollo come lavoro per lunedì. Utilizzo come fonte wikisource. Dico adunque che giá erano gli anni della fruttifera Incarnazione del Figliuolo di Dio al numero pervenuti di  milletrecentoquarantotto, quando nell’egregia cittá di Firenze, oltre ad ogni altra italica nobilissima, pervenne la mortifera pestilenza, la quale o per operazion de’ corpi superiori o per le nostre inique opere da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata, quelle d’innumerabile quantitá di viventi avendo private, senza ristare d’un luogo in uno altro continuandosi, inverso l’Occidente miserabilmente s’era ampliata. Ed in quella non valendo alcun senno né umano provvedimento, per lo quale fu da molte immondiz