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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

DOMANDE PER VENERDI' 4 FEBBRAIO/VENERDI' 11 FEBBRAIO

Rispondete (in forma scritta, ma preparandovi a esporre anche oralmente) alle seguenti domande, ricavate dal post dedicato a Saffo/Catullo/Vita Nuova e dalle prime analisi di quest'ultima. 1) Nel Fainetai moi   di Saffo come viene rappresentata la condizione dell'innamoramento? 2) Come varia Catullo, nel suo componimento espressione di emulazione, la medesima situazione delineata da Saffo? 3) Che ruolo assegna Dante, nelle prime pagine della Vita nuova, ad Amore? Per rispondere serviti del raffronto fra presentazione e contenuto del sonetto iniziale.  4) Come nasce,  con quali contributi poetici,  l'associazione fra amore e follia?

MATERIALI UTILI PER IL TEMA DEL 31 GENNAIO con MEMORANDUM SULLA STRUTTURA

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Memorandum Il tema sarà strutturato secondo la tipologia A, analisi del testo guidata. Proporrò due tracce, scegliendo per entrambe una citazione, rispettivamente tratta dal  Dio del massacro  e dalla  Cena.  Una prima parte del tema sarà condotta in forma di analisi guidata (dovrete portare con voi il testo, cartaceo o ebook, per eventuali riferimenti a parti non citate) e una seconda con una richiesta di collegamento concettuale, ovvero di riflessione generale, sempre guidata.    Inchiesta pubblicata sul  Corriere della sera  del 25 gennaio (stralci) 2221b Baker Street. Gli appassionati di gialli sanno che questo indirizzo nel centro di Londra è la casa di Sherlock Holmes. L’ultimo proprietario conosciuto del palazzo si chiamava Rakhat Aliyev: un ex ambasciatore che aveva sposato Dariga, la prima figlia del primo – e  per 29 anni unico – presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev . Caduto in disgrazia e scappato in Europa, Aliyev aveva fatto appena in tempo a denunciare pubblica

VITA NUOVA: FOCUS SAFFO, CATULLO, QUASIMODO, TESTI CON TRADUZIONE E COMMENTO

FOCUS DI PRESENTAZIONE DEGLI AUTORI, COMPRESO IL TRADUTTORE QUASIMODO, PROPOSTI IN QUESTO APPROFONDIMENTO ATTIVATO DALLA LETTURA DELLA  VITA NUOVA I FOCUS: SAFFO Nessuna fonte ci fa sapere quando e dove sia stato roso dai topi l’ultimo manoscritto di Saffo o di Menandro , scriveva Paul Maas in una efficace sintesi delle  Sorti della letteratura greca antica  a Bisanzio. E commentava:  Di avvenimenti di tal genere è fatta la storia della perdita della letteratura antica .  Certo è che nel XII secolo, a Bisanzio, il dottissimo Tzetzes lamentava  la perdita completa delle poesie di Saffo, nell’introduzione al suo trattato  Sulla metrica pindarica . Ma non aveva certo a disposizione un  catalogo collettivo , per cui la sua affermazione può anche apparire problematica. Comunque, ciò che s’era perso nel Medio Evo, ogni tanto e sia pure in piccola parte rispuntò, in particolare tra Otto e Novecento, dagli scavi in Egitto: spezzoni di libri su papiro, via via finiti sotto terra con il declino

PASSAGGI FONDAMENTALI LEZIONE INTRODUTTIVA ALLA VITA NUOVA DI DANTE

La Vita nuova è un’opera giovanile di Dante: la concepisce e scrive fra il 1292 e il 1296.   Aveva già composto molte poesie, confluite poi nelle Rime ,   e probabilmente   anche  il  Fiore (1283-1287), una raccolta di 232 sonetti che compendiano il Roman de la Rose , un poema allegorico in lingua d’oil e in   ottosillabi (come Lancillotto ),   iniziato nel 1237 da Guillaume de Lorris, che ne scrisse 4058 versi, e completato nel 1280 da Jean de Meung, che scrisse più di 18000 versi.    Chrétien de Troyes,   Andrea Cappellano, in latino il suo trattato De amore,  operano presso Maria di Champagne, nel XII secolo. Stesso periodo, nel sud della Francia e in lingua d’oc, fiorisce la lirica trobadorica, accompagnata da musica, destinata a diffondersi in Italia settentrionale, in Sicilia alla corte di Federico II, in Spagna, in Grecia, in Germania, dove   dà luogo al Minnesang . I trovatori cantano in lingua d’oc, mentre le stesse tematiche in lingua d’oil vengono cantate dai trovieri. Nel

TEMI SVOLTI di EDUCAZIONE CIVICA - VOLONTARIATO

Sono quasi due anni che l’umanità convive con la pandemia cercando di adattarvisi per garantirsi la sopravvivenza, ma è innegabile che sia stata sconfitta per quanto riguarda gli effetti che la situazione ha avuto sulla società, la quale non era nelle migliori condizioni già prima dell’emergenza sanitaria. Di fatto la pandemia ha solamente accelerato il processo di progressivo allontanamento tra culture e fra persone frutto dell’era di Internet, avvicinando in maniera omogenea al mondo digitale anche le fasce di età che ne avevano sempre fatto a meno.  Come ricordato nei vari articoli che abbiamo visionato, l’uomo è un animale socievole, necessita di interagire con gli altri per progredire, invece questi tempi sembrano spingere nella direzione opposta, facendo diventare tutti più connessi ma sempre più distanti. Non avere più bisogno di uscire di casa per interagire con qualcuno sta lentamente portando la mia generazione, ma non solo, ad allontanarsi dalle esperienze sociali che oggi

POWER POINT "VITA DI DANTE" REALIZZATI DA VOI

 Power point STILNOVISMO https://drive.google.com/file/d/1G5R7GYuFnRkzqIjm8vuervfRhQqqwEbY/view?usp=sharing Power point ARRIGO VII  https://docs.google.com/presentation/d/1xtfwf81uzdxfVqKWdVz93tjQz0O7CciN/edit?usp=sharing&ouid=115904494421157318048&rtpof=true&sd=true

LAVORO DI GRUPPO "VITA DI DANTE" (definitivo)

  "Vita di Dante" attraverso  focus Focus 1 Dante e lo stilnovismo “Dolce stil novo”, come limpidamente suggeriscono i termini, è una locuzione che fa riferimento a una novità e a una dolcezza dello stile. A dispetto di questa chiarezza, ancor oggi si discute in sede critica su quale possa essere stato il motivo per cui Dante e i suoi amici poeti abbiano scelto questa denominazione specifica per indicare le loro poesie a contenuto amoroso, successive a quelle dei poeti siciliani della corte di Federico II (1194-1250) e a quelle della scuola toscana della seconda   metà del XIII secolo, che ebbe in Guittone d’Arezzo un suo principale esponente (1235-1290). In effetti   la novità stilnovistica fu sia   dottrinale sia stilistica e, quanto a quest’ultima, consistette proprio   nella dolcezza, che nel pensiero di Dante era dolcezza di suono, da ottenere mediante la scelta accurata di vocaboli, la loro semplice collocazione, il ripudio di suoni duri, di forme artificiose e