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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

LA RISONANZA DELLA NOSTALGIA CON L'ULTIMO AUTORE DELLA LETTERATURA LATINA

  Concludere il percorso di letteratura latina proprio con questo testo della tarda latinità ha per me diverse motivazioni, ma le riduco alla principale. Essa è  racchiusa nella potenza lirica e concettuale contenuta in una parola come  nostalgia , vagamente imparentata con la  sensucht,  il desiderio struggente di qualcosa o qualcuno che sfugge,  che informa di sé almeno una delle multiple anime del movimento romantico. Il  De reditu suo , poemetto in distici elegiaci scritto in pieno V secolo d. C. da Rutilio Namaziano, può fungere da archetipo di una sintesi delle due, nostalgia e  sensucht ,  in quanto racconta di un ritorno al contempo avvenuto e impossibile. Andando un passo più in là di Omero,  la composizione tardoimperiale si proietta  in un orizzonte temporale dilatato, avvicinandosi all'Ottocento, in particolare a quello decadente interpretato da Pascoli con il suo Ulisse dell' Ultimo viaggio,  poema conviviale che conduce l'eroe omerico a scoprire di non essere

MODULO CREPUSCOLARI E FUTURISTI

  PROGRAMMA E TEST CREPUSCOLARI E FUTURISTI Programma gruppo A: dal vol. 3b pp.634-636; 640-642; 661-665; 688-706;   717-718; 722-724 Test: 1)     Dopo aver spiegato l’origine della denominazione crepuscolare applicata ad alcuni poeti attivi tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento, descrivi gli elementi caratterizzanti della loro poetica e visione del mondo. 2)     Dalla poesia Totò Merumeni (p. 661) è possibile ricavare molte caratteristiche peculiari dello stile e della poetica di Gozzano. Realizzane un commento che preveda anche riferimenti alla biografia dell’autore. 3)     I futuristi si distinguono soprattutto per uno spirito polemico molto accentuato: quali sono i loro obiettivi e quali forme prende tale polemica? 4)     Per via di quale analisi/ragionamento il futurismo esalta la guarra? 5)     Realizza un’analisi del Manifesto del Futurismo (p, 699) che contempli questi passaggi: attribuzione al suo autore e presentazione di quest’ultimo; proponimenti

TEMA MARZO

  Torino, 25 marzo  2024 Tema in classe TIP. A Analisi di un testo in prosa [...] Dopo la morte del babbo pareva che gli fosse entrato il diavolo in corpo, e lavorava al pari di quei bufali feroci che si tengono coll’anello di ferro al naso. Sapendo che era malpelo, ei si acconciava ad esserlo il peggio che fosse possibile, e se accadeva una disgrazia, o che un peraio smarriva i ferri, o che un asino si rompeva una gamba, o che crollava un tratto di galleria, si sapeva sempre che era stato lui; e infatti ei si pigliava le busse senza protestare, proprio come se le pigliano gli asini che curvano la schiena, ma seguitano a fare a modo loro. Cogli altri ragazzi poi era addirittura crudele, e sembrava che si volesse vendicare sui deboli di tutto il male che s’immaginava gli avessero fatto gli altri, a lui e al suo babbo. Certo ei provava uno strano diletto a rammentare ad uno ad uno tutti i maltrattamenti ed i soprusi che avevano fatto subire a suo padre, e del modo in cui l’avevano

INDICAZIONI INERENTI AL TEMA IN CLASSE DEL 25 MARZO

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 Proporrò 4 tracce: una di tipologia A (opera in prosa del secondo ottocento/primo novecento), due di tipologia B (una a carattere storico), e una di tipologia C. Quella storica   verterà sull'argomento uso politico delle parole ; l'altra di tipologia B verterà sull'argomento  le discriminazioni di genere  e la tipologia C sulle  guerre oggi.  Di seguito propongo 1)  un materiale per la tipologia B non storica; 2) un materiale per la tipologia C Così come oggi in diverse parti si parla del mondo di discriminazione delle donne, sin dall’antichità le disparità di genere erano presenti in Occidente come in Oriente: dai Romani ai Greci, passando per il mondo musulmano e l’estremo Oriente, solo per fare degli esempi (e molti altri se ne potrebbero fare, sia in relazione al passato, sia al presente). “Gli inganni di Pandora”, nuovo saggio di Eva Cantarella, si inserisce nel lento processo di riappropriazione dei saperi da parte del genere femminile, soffermandosi in particolare s

LEZIONE DANTE 3 - I SOGNI NEL PURGATORIO (con 4 audio)

 AUDIO 1   https://drive.google.com/file/d/1Dko_gDVgLoO089B2To_49egWJD3g3QTG/view?usp=sharing AUDIO 2   https://drive.google.com/file/d/1G6Rba7mG27pU-iLbrk6NhsVJlIO0MYja/view?usp=sharing AUDIO 3 https://drive.google.com/file/d/1G8nRN6LYXCUyCQMaLNKQhXQtWD-UN6jY/view?usp=sharing Audio 4 https://drive.google.com/file/d/1HQ0QSNeAjvPP2KDYKP7MUwn4nFrs62i_/view?usp=sharing Questo terzo percorso si differenzia dai precedenti, in quanto prende in esame solo una cantica attraverso tre canti. Assicuro così, per cominciare, la permanenza della simbologia triadica alla quale mi attengo in questi nostri  voli . Quanto al filo    conduttore, è talmente pregno di riferimenti, interni e esterni al testo, da assicurare di per sé una ricca ramificazione in svariate direzioni. Si tratta infatti del  sogno , in greco  ὄναρ  o  ὄνειρος  (da cui il nostro  onirico ), quell’ancor oggi misteriosa attività cerebrale che, nemmeno con il supporto di sofisticati apparecchi di risonanza magnetica funzionale, si rie