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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

LEZIONI 27-28 FEBBRAIO: I CANTO DEL PURGATORIO

  Lavoro a coppie: realizzare TABELLA con testo/versione in prosa/analisi commento. All'inizio dell'ora di domani, per circa 15'-20', commenterò io il testo. Alla fine dell'ora di domani (alle 14:00) invierete le tabelle complete. CANTO I del PURGATORIO ANDREA C. RAFFAELE Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudele; 3 e canterò di quel secondo regno dove l’umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno. 6 Ma qui la morta poesì resurga, o sante Muse, poi che vostro sono; e qui Calïopè alquanto surga, 9 seguitando il mio canto con quel suono di cui le Piche misere sentiro lo colpo tal, che disperar perdono. 12 Dolce color d’orïental zaffiro, che s’accoglieva nel sereno aspetto del mezzo, puro infino al primo giro, 15 a li occhi miei ricominciò diletto, tosto ch’io usci’ fuor de l’aura morta che m’avea contristati li occhi e ’l petto. CAMILLA, MARTINA Lo bel pianeto che d’amar conforta faceva

DOMANDE PER ESERCITARSI IN VISTA DELLA VERIFICA (qualche risposta)

1) Da che cosa deriva l'interesse umanista e rinascimentale per la morale e quali forme assume? (nella risposta non bisogna utilizzare preamboli, ad esempio NON BISOGNA RIPRENDERE la domanda, ma passare subito al contenuto essenziale) 5 righe Ecco la parte di dispensa che consente di dare la risposta: Natura è ovunque, dentro e fuori di noi, quindi l’imperativo categorico di comprenderla rientra nella sfera delle azioni morali , azioni che possono indirizzare e guidare il modo di stare al mondo di singoli e collettività. Agli umanisti, come a seguire ai rinascimentali, la morale interessa molto. In questo nessuna differenza tra loro e nemmeno rispetto agli antichi. L’ossessione dei boni viri si manifesta peculiarmente negli scritti politici di Cicerone, e continua a essere un interesse privilegiato anche nei secoli che seguono il medioevo. Si  tratta per esempio di convincersi, di trovare prove convincenti, del fatto che attraverso lo studio e la conoscenza si possa arrivare a c

COMMENTI/ANALISI CAPITOLI DEL PRINCIPE dal V al XXI

CAPITOLO V Come si devono governare gli Stati o i principati che, prima della conquista, vivevano secondo le proprie leggi. Andrea C., Luca Il capitolo V del trattato spiega come si debbano governare gli Stati o i principati che, prima della conquista, vivevano secondo le proprie leggi. Il capitolo si apre presentando tre opzioni che un principe può scegliere per governare su uno stato appena conquistato, ovvero distruggerlo, andarci a vivere di persona, o ancora istituire un gruppo di pochi governanti lasciando lo stato sopravvivere secondo le sue precedenti leggi, limitandosi semplicemente a ricevere un tributo. Quanto al metodo ritenuto più efficace e brutale, ossia una vera e propria politica di annientamento, lo si può studiare per via di alcuni esempi: Gli Spartani tennero Atene e Tebe, creandovi uno Stato di pochi: nientedimeno le perderono. I Romani per tenere Capua, Cartagine, e Numanzia, le disfecero, e non le perderono . L'esempio dimostra, anche senza che l'autor