Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

PRINCIPE - PASSI SCELTI (LEZIONI DAL 31 GENNAIO)

  CAPITOLO I. Quante siano le specie de’ Principati, e con quali modi si acquistino. T utti gli Stati, tutti i dominii che hanno avuto, e hanno imperio sopra gli uomini, sono stati e sono o Repubbliche o Principati. I principati sono o ereditari, de’ quali il sangue del loro Signore ne sia stato lungo tempo Principe, o e’ sono nuovi. I nuovi o sono nuovi tutti, come fu Milano a Francesco Sforza, o sono come membri aggiunti allo stato ereditario del Principe che gli acquista, come è il Regno di Napoli al Re di Spagna. Sono questi dominii, così acquistati, o consueti a vivere sotto un Principe, o usi ad esser liberi; ed acquistansi o con le armi di altri o con le proprie, o per fortuna o per virtù. CAPITOLO II. De’ Principati ereditari. Io lascerò indietro il ragionare delle Repubbliche, perchè altra volta ne ragionai a lungo. Volterommi solo al Principato, e anderò, nel ritessere queste orditure di sopra, disputando come questi Principati si possono governare e mantenere. Dico adunque,

LETTERA DI MACHIAVELLI A VETTORI - LEZIONE DEL 27 GENNAIO

  Lettera a Francesco Vettori ( Lettere , 11) È il testo integrale della  lettera scritta il 10 dicembre 1513 da Machiavelli all'amico Francesco Vettori (ambasciatore a Roma presso Leone X), mentre si trovava nel suo forzato ritiro all'Albergaccio, dopo il presunto coinvolgimento nella congiura anti-medicea di quello stesso anno.   La lettera contiene, nella parte conclusiva, l'annuncio dell'avvenuta composizione del  Principe , denominato  De principatibus,   un "opuscolo", così si esprime l'autore,  concernente le tecniche di governo, attraverso il quale  Machiavelli sperava di recuperare  il favore dei Medici e, soprattutto,  un  incarico di governo: l'opera avrebbe dimostrato loro la sua competenza negli affari di Stato, maturata durante il quindicennio di servizio alla Repubblica. 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 MAGNIFICO ORATORI FLORENTINO FRANCISCO VECTORI APUD SUMMUM PONTIFICEM ET BENEFACTORI SUO. ROMAE.  [1] Magnifico ambasciato

SAGGI ORWELL CORRETTI - lavoro nella settimana della pausa

  Quel che non so dire non esiste Martina, Alessandro, Andrea, Lorenzo Il passo proposto si riferisce a uno dei momenti di quotidianità del protagonista. Winston si trova nella mensa comune per la consumazione del pranzo e viene colto di sorpresa da Syme, un amico , o sarebbe meglio dire camerata , volenteroso di intrattenere una conversazione su temi scottanti e pericolosi nella contingenza della narrazione. In una società costituita da pochi membri al potere, che fanno in modo di detenere un solido controllo sulle masse, occorre che la libertà dei cittadini venga abolita in ogni sua forma: dalla libertà di stampa, a quella di parola, per arrivare sino all’abolizione della libertà di pensiero. Le parole subiscono un controllo costante e persino le espressioni facciali di ogni cittadino, specialmente se membro del Partito Interno come Winston, vengono sottoposte a una maniacale analisi; le autorità come la psicopolizia sono sempre alla ricerca di una  traccia, foss'anche un movimen

SIMULAZIONE DEL COMPITO DEL 20 GENNAIO

  A.  Quando noi fummo fatti tanto avante, ch’al mio maestro piacque di mostrarmi la creatura ch’ebbe il bel sembiante, 18 d’innanzi mi si tolse e fé restarmi, "Ecco Dite", dicendo, "ed ecco il loco ove convien che di fortezza t’armi". 21 Com’io divenni allor gelato e fioco, nol dimandar, lettor, ch’i’ non lo scrivo, però ch’ogne parlar sarebbe poco. 24 Io non mori’ e non rimasi vivo; pensa oggimai per te, s’ hai fior d’ingegno, qual io divenni, d’uno e d’altro privo. Effettua la parafrasi accanto al testo e contestualizzalo. Procedi quindi con un commento delle terzine che si soffermi sui dettagli, ma inserisca anche collegamenti con altri canti del poema o conoscenze della vita e dell'opera di Dante. B. Canto XXVI, 19-24 Allor mi dolsi, e ora mi ridoglio                                           mi rammaricai allora e mi rammarico ora quando drizzo la mente a ciò ch’io vidi, e più lo ’ngegno affreno ch’i’ non soglio,                             tengo sotto con

PROGRAMMA DEL COMPITO PROGRAMMATO PER IL 20 GENNAIO (DANTE)

   Pagine della dispensa 9-27 e relativi canti (XXVI-XXXIV). Del canto XXXIV è richiesta conoscenza dettagliata, compresa versione in prosa senza aiuti. Dei canti XXVI-XXXIII conoscenza contenutistica precisa, commenti.  Tipologie di domande Prevedo due tipologie di domande.  A : selezione di terzine tratte dal XXXIV canto che devono essere parafrasate, contestualizzate, commentate.  B:  selezioni di terzine in accostamento (da canti diversi, fra il XXVI e il XXXIV) che consentano di ispirare analisi e commenti organizzati in modo personale, utilizzando il metodo dell'inserimento di parole/versi del testo, che proporrò corredato di qualche nota utile a intenderne il senso letterale.  N.B. Portare il dizionario d'italiano. 

PROGRAMMA SETTIMANA 9/13 GENNAIO

Argomento: 1984   di Orwell.  Metodologia: lavoro di gruppo organizzato.  Indicazioni di lavoro valide per tutti i gruppi A ogni gruppo ho assegnato una citazione tratta dal romanzo. Il lavoro, realizzato in un'unica copia per gruppo, deve essere così strutturato:  1) Contestualizzazione del passo proposto, di cui deve essere indicata precisamente la collocazione. Non basta scrivere che "si trova all'inizio del romanzo" oppure "nella prima parte", ma richiedo di essere in merito molto dettagliati. Esemplifico: "Il passo riportato si riferisce al momento in cui il protagonista è appena rientrato nel suo appartamento e...". Si tratta quindi di riportare dettagli della narrazione, non di riferirsi a essa in generale.  2) Analisi del passo, condotta in modo da spiegarlo, anche i questo caso, nei dettagli.  3) Commento del passo che contenga riferimenti ad altre parti del romanzo,  a sviluppi successivi della narrazione, nonché alla vita di Orwell, sopr